8 STEP PER LIBERARSI DALL´OSSESSIONE DI UNA MANCATA REALIZZAZIONE DEL DESIDERIO E PER VIVERE PIÚ SERENI
“La vita è ciò che vi accade quando siete impegnati a fare altri progetti.” – John Lennon
Quando il desiderio è forte, a volte ci troviamo nelle situazioni di un’infelicità sconsolata. In questi momenti siamo convinti che solo raggiungendo questo obiettivo, soddisfacendo questo desiderio possiamo essere sereni e felici. Ci capita di desiderare un partner e non riuscire a trovarlo, volerci realizzare nella nostra carriera e trovare un´immensità di problemi e di ostacoli, desiderare un figlio e non riuscire a concepire neanche con l’aiuto della medicina o subire l’abbandono della persona amata. Succede che il desiderio si fa sempre più forte, portandoci in un vortice di pensiero quasi ossessivo rivolto all’oggetto del nostro desiderio e ci spinge a pensare quasi di avere diritto a quello che desideriamo.
Quando si arriva a questi livelli di desiderio, si entra in una specie di tunnel nel quale si viaggia ogni giorno e dal quale si stenta ad uscire. Il pensiero si mantiene sempre forte e tutto il resto della vita viene condizionato dal raggiungimento dell’obiettivo:” Le vacanze le farò poi, prima devo …., al mio tempo libero penserò dopo …, la ginnastica e il mio stato fisico lo migliorerò quando …, i soldi non posso spenderli perché se dovessero servire …” Allora la vita reale viene messa da parte vivendo con quel pensiero fisso e in funzione al raggiungimento dell’obiettivo. A questo punto è già chiaro che siamo caduti nella trappola: concentrando ci eccessivamente sul nostro desiderio, poco a poco, giorno dopo giorno lo abbiamo trasformato in un bisogno. Questo errore di trasformare il desiderio in bisogno può portare alla sofferenza e renderci la vita molto faticosa.
Ma cosa vuol dire questo? Quale è la differenza tra il bisogno e il desiderio? Cosa c’è che non va? Cosa abbiamo sbagliato? Come possiamo uscire dal tunnel?
Il bisogno viene definito come una tensione, una spinta, una necessità, l’esigenza di un bene necessario agli scopi della vita che si manifesta abitualmente come sofferenza per una “mancanza” (Jervis, 1980). Il desiderio invece viene avvertito come un’emozione verso uno scopo ed anzicché la sofferenza provoca l’insoddisfazione (Cavicchioli et al., 2001). Su un’asse x divisa a metà dallo “0”, il bisogno si potrebbe collocare sulla parte dell’asse negativa, invece il desiderio sulla parte positiva. Mentre il bisogno esprime una mancanza, ed il valore negativo, il desiderio esprime un plus valore. Desiderare è positivo e bello già di per sé, è qualcosa che ci può arricchire la vita, renderla più bella (Bruscaglioni, 2001).
Una strategia utile per uscire dal tunnel è l’empowerment e la ritrasformazione del bisogno in desiderio. Potremmo procedere in questo ordine:
1. Prendere consapevolezza del nostro errore. Quello che desideriamo dovrebbe arricchirci la vita, ma non colmare il vuoto, non colmare una mancanza.
2. Se il bisogno è collocato sull’asse negativa, occorre riportarci virtualmente in primo step sullo “0”: Facciamo il bilancio della nostra vita, della qualità della vita, soprattutto degli obiettivi raggiunti.
3. A questo punto prendiamo consapevolezza che la nostra vita ha valore già così. E’ utile ringraziare il destino per avere quello che abbiamo, nella nostra mente.
4. Facciamo un programma di tutto quello che possiamo fare per il raggiungimento del nostro obiettivo con le rispettive scadenze.
5. Mettiamo in atto il programma prestabilito, mentre con il pensiero cerchiamo di concentrarci sul presente, togliendoci così l’ansia della futura riuscita o non riuscita del raggiungimento dell’obiettivo. Ogni qualvolta il pensiero scivola sotto lo “0”, occorre riportarlo su, pensando alla qualità della vita che abbiamo già raggiunto.
6. Potremmo anche immaginare che la qualità della vita che abbiamo raggiunto vale un milione vinto in lotteria. Sarebbe un grosso errore essere scontenti di un milione solo perché avremmo potuto vincere un miliardo.
7. Ricordare che il desiderio è bello perché si può desiderare e serve per arricchirci la vita. Un’ossessione potrebbe rendercela invivibile.
8. In ultima analisi, vivendo la nostra vita bene senza ossessioni, mettendo in atto tutto quello che abbiamo programmato, è probabile che riusciremo a raggiungere l’obiettivo del nostro desiderio meglio e nel frattempo non abbiamo avremo la nostra vita vivendo nel tunnel.
Bibliografia:
– Bruscaglioni, M., Persona Empowerment, Franco Angeli, 2007.
– Cavicchioli, A., Casson, P., Morello, M., Pomes, A., Zanella, G., Manuale per l´operatore socio- sanitario, Casa Editrice Ambrosiana, 2001.
– Jervis, C., Manuale critico di psichiatria, psicologia e psicoanalisi, Feltrinelli, Milano 1980.