L’ARCHETIPO FEMMINILE NELLA CONFLITTUALITA’ DI COPPIA

Scritto dalla Dot.ssa Silvana Troiolo in collaborazione con la Dott.ssa Jarmila Chylova

 

Le dinamiche di coppia in una lettura junghiana trasversale è diversa rispetto alle dinamiche legate alla cultura e rispetto ai cambiamenti del contesto sociale che si è sviluppato negli ultimi anni. Facciamo riferimento agli archetipi junghiani che considerano la parte del sesso opposto che ogni essere umano custodisce in sé. Nella psiche di ogni uomo vi sono elementi femminili che che costituiscono l'”Anima. Nella psiche di ogni donna vi sono elementi maschili che costituiscono l'”Animus”.

 

Anima ed Animus sono archetipi, ovvero elementi strutturali della psiche comuni a tutta l’umanità.

L’effetto degli archetipi è quello di continuare a richiamare, nelle situazioni di vita di ogni persona, combinazioni simili di immagini simboliche e le relative emozioni.

 

COME VIENE INTERPRETATA LA FASE DELL’INNAMORAMENTO DELLA DONNA IN QUESTA CHIAVE?

Avviene che si trasferisca in un uomo l’immagine del proprio Animus e l’insieme di tutte le attività e funzioni che appartengono a questa immagine. Ma la proiezione non dura a lungo!

La discrepanza tra l’immagine mentale e la persona reale, è sempre più evidente! A questo punto è necessario ritirare la proiezione riconoscendola come tale. “Il fallimento di un progetto amoroso, il comportamento della persona amata che non corrisponde alle proprie attese, possono contenere un impulso vero un più alta evoluzione” (Jung).

Questo passaggio richiede, alla donna, di elevarsi ad un livello superiore di coscienza che le fa’ perdere il potere femminile con cui esercita influsso magico sull’uomo. Ed è a questo punto del percorso di relazione amorosa che può scatenarsi la conflittualità quando l’uomo non si sente più idealizzato. Questa conflittualità nei casi estremi, laddove c’è scarso controllo sulle emozioni e laddove ci sono già tendenze ad agire l’aggressività può portare ai comportamenti violenti da parte dell’uomo nei confronti della donna.

 

L’ARCHETIPO DEL FEMMINILE NELLA NOSTRA CULTURA

 

L’archetipo del femminile è stato interpretato erroneamente dalla nostra cultura occidentale che lo ha associato all’immagine di donna debole. Un binomio femminile/fragilitàche le donne hanno cercato di contrastare con il percorso del femminismo degli anni 70. Percorso che ha portato ad altro binomio, ovvero indipendente /maschile. Il cambiamento portato dal femminismo è stato solo di superficie perché non ha toccato gli aspetti psichici del profondo.

Non è attraverso gli estremi che si può trovare equilibrio!

Le donne devono sostenere la propria mascolinità quanto la propria sensibilità femminile come plus aggiunto alla loro personalità e come struttura d’interpretazione dell’altro sesso. È possibiIe conservare quella forza per la quale si è combattuto, senza dover negare il desiderio di dedizione e protezione nei confronti degli uomini.

Deve diventare grande la bambina che è in ogni donna… se questo processo di crescita riesce, le donne potranno incontrare uomini da amare.

Ciò che le donne dovrebbero fare è fornire al loro Animus un campo d’azione per uscire dallo stato di possesso senza temere di essere inferiori all’uomo, uscendo da quella personificazione che si frappone tra la donna ed il mondo reale e che la relega nel sogno. La donna appare relegata ad un destino che la trascina in una serie di proiezioni per obbedire alla necessità di trovare il suo animus.

Il lavoro sulla dimensione femminile, può, a nostro avviso, rompere o almeno contenere, il circuito della conflittualità all’interno della coppia che nei casi estremi può portare alla violenza.

 

Bibliografia

  • Jung, C., 2012, Libro rosso, Boringhieri;
  • Jung, C., 1977, Inconscio collettivo, Boringhieri;
  • Mackenzie, J., 2016, Questo amore fa male: Come salvarsi dalle relazioni distruttive e tornare a vivere, Feltrinelli, Milano;
  • Nothomb, A., 2019, Barbablu,Edizioni Voland.

 

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